Al Giubileo dello Sport

L'organizzazione della trasferta giubilare, in pullman, è stata curata da CSI Toscana e Città Metropolitana. Nel pullman metropolitano atleti olimpici e paralimpici, i dirigenti del Coni con Gianni Taccetti e del Centro sportivo italiano regionale con i presidenti Carlo Faraci, Fabrizio Panchetti, Roberto Posarelli, Giancarlo Alunno Paradisi del CSI Arezzo e delle realtà associative sportive del territorio toscano. Insieme ad Armentano presenti amministratori di Pontassieve, con il presidente del Consiglio comunale Leonardo Ceccarelli, Sesto Fiorentino col consigliere Fabio Nannini, Montelupo con il consigliere Gian Marco Verdiani e il consigliere Sandro Sarri di Figline Incisa. Nella mattina di sabato l'udienza giubilare di Papa Leone XIV in
Piazza San Pietro, il "Villaggio dello Sport" in Piazza del Popolo, dove si sono incontrati tra le autorità anche il Ministro per lo sport e giovani Andrea Abodi, oltre alla tavola rotonda "Lo sport genera speranza". Nel pomeriggio dopo un momento di preghiera il pellegrinaggio che da Piazza del Popolo arriva alla Basilica di San Pietro per il passaggio unitario della Porta Santa. Il Giubileo dello Sport si è concluso domenica con la messa presieduta da Papa Leone XIV nella Basilica di San Pietro. “Essere sportivi è giocarsi, darsi per gli altri. Nel discorso di Papa Paolo VI, San Paolo VI, pronunciato in un
incontro con i dirigenti del Centro Sportivo Italiano, con il presidente nazionale Vittorio Bosio: -“Nello Sport il riflesso di Dio, toccano il cuore e lasciano il segno le parole del Papa offerte alla Messa del Giubileo degli Sportivi. «Lo sport porta in sé un riflesso della bellezza di Dio. Lo sport insegna anche a perdere, mettendo l'uomo a confronto con la fragilità, il limite, l'imperfezione”, dei due giorni intensi questo è stato uno dei momenti più intensi e ricchi per chi vive la proposta sportiva come proposta di valori e di vita vissuta- Prosegue il presidente nazionale Csi Bosio -ho provato una gioia particolare quando Papa Leone XIV, nella Santa Messa nella Basilica di San Pietro, ha tracciato la strada da seguire per fare in modo che lo sport sia davvero strumento di fratellanza, di solidarietà, di aggregazione sociale e portatore di pace. E per rafforzare la perenne validità di questi valori, per dare senso all'importanza del nostro essere Associazione per la promozione sportiva cristianamente ispirata.
Nella basilica di San Pietro la santa messa giubilare dello sport è stata concelebrare, davanti a 3.500 fedeli, per lo più atleti e dirigenti sportivi, dal Papa con i cardinali José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, e Mauro Gambetti, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, arciprete della Basilica di san Pietro. Otto i vescovi, 250 i sacerdoti. Tra i presenti in assemblea, il presidente del CIO, Thomas Bach e il ministro italiano dello Sport, Andrea Abodi, il presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio, Aurelien Diesse, judoka francese, campione olimpionico, l'ex nazionale di calcio italiano, ora sindaco di Verona, Damiano Tommasi. Apprezzatissime dal CSI, presente nelle due giornate giubilari a Roma, con oltre 1500 iscritti, e con tante società sportive che dopo l'attraversamento della Porta Santa hanno gremito le navate della Basilica di San Pietro.