Lo sport di base chiede alle massime istituzioni attenzione e sensibilità

15-02-2022 13:30 -

Lo sport di base chiede alle massime istituzioni attenzione e sensibilità
Il CSI, insieme ad altri 7 enti di promozione sportiva, ha sottoscritto due lettere inviate al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

L’associazionismo sportivo vale il 33% delle istituzioni non profit e ha subìto un durissimo colpo in questi due anni di pandemia. Eppure, rispettando le norme e dandosi protocolli igienico-sanitari rigorosi, ha cercato di conservare e continuare la propria opera di promozione sociale, cercando di garantire un avamposto di relazioni sociali ed educative.
Ora, l’aumento spropositato dei costi energetici, rischia di mettere in ginocchio un’intera filiera dell’economia sociale del Paese. Soprattutto, però, come affermato dal presidente nazionale CSI Vittorio Bosio, in pericolo è quella rete di relazioni, di aggregazione di incontro che lo sport di base assicura ai più giovani, alle persone sole, a tutti e ovunque.
Per questo il CSI, insieme ad altri 7 enti di promozione sportiva, ha sottoscritto due lettere inviate al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Ecco il testo:

Ill.mo Presidente,
l’agenda di Governo sta affrontando in questi giorni il tema dei nuovi interventi in risposta al cosiddetto "caro bollette" e al tasso di inflazione.
Il comparto dello Sport ha subito un durissimo colpo in questi due anni di pandemia, poiché ha pagato, più di altri, le drastiche restrizioni che si sono rese ecessarie per salvaguardare la salute pubblica.
Tuttavia, l'associazionismo sportivo, che nel nostro Paese rappresenta il 33% di tutte le istituzioni non profit, ha continuato a garantire attività motoria e sportiva nel rispetto delle norme e dei protocolli di sicurezza. Inoltre, ha partecipato attivamente alla rete di protezione sociale che il mondo del terzo settore ha messo a disposizione, nel rapporto con le istituzioni locali, per garantire interventi a sostegno delle famiglie in tutto il periodo dell'emergenza.
L'aumento spropositato del costo dell'energia sta mettendo letteralmente in ginocchio questa grande infrastruttura sociale ed ha già fatto registrare chiusure di tante realtà associative locali che non hanno retto all'impatto della crisi sanitaria, con conseguente allentamento dei sistemi di coesione sociale nelle nostre comunità.
A rischio, pertanto, oltre ai gestori degli impianti sportivi, c'è un'intera filiera dell'economia sociale del nostro Paese che comprende le tantissime piccole e grandi esperienze associative che fanno dello sport e dell'attività fisica uno strumento per la costruzione di una società resiliente e sostenibile, considerando il più ampio processo di ripresa economica e sociale.

Crediamo che sia proprio questa l'occasione, da parte del Governo, di rendere tangibili tutti i valori che si riconoscono alla cultura motoria e sportiva, impegnando importanti risorse finanziarie e provvedimenti immediati, che possano dare ossigeno ad un settore fondamentale per gli effetti che esso ha sulla salute, l'inclusione sociale e l'educazione di tutte le persone per tutte le età.

Vista la Sua sensibilità e attenzione costante verso il mondo che noi rappresentiamo, siamo convinti che, anche in questo momento, non farà mancare la Sua azione attiva.

La ringraziamo, pertanto, con la deferenza dovuta alla Sua persona.



Roma li 14/02/2022

F.to
Antonino Viti - ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani)
On. Bruno Molea - AiCS ( Associazione Italiana Cultura Sport)
On. Claudio Barbaro - ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane)
Franco Proietti - CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale)
Vittorio Bosio - CSI (Centro Sportivo Italiano)
Gian Francesco Lupattelli - MSP (Movimento Sportivo Popolare Italia)
Tiziano Pesce - UISP (Unione Italiana Sport Per tutti)
Damiano Lembo - US ACLI (Unione Sportiva ACLI)