I due cammini

26-04-2020 12:10 -

Undici chilometri in salita e poi in discesa, è quanto il cammino dei discepoli di Emmaus che percorrono insieme a Gesù.
Prima lo vedono ma non riconoscono e poi pur non vedendolo più, ma sentendolo vicino, fanno la strada a ritroso per andare a portare agli altri “la bella notizia dell'incontro con Gesù Risorto”.

di Don Luca Meacci -Assistente Ecclesiastico Csi Toscana

I discepoli del Vangelo di oggi, sono i testimoni di una svolta: aprono il cuore, ascoltano le Scritture e invitano a casa Gesù. Papa Francesco, indicando due direzioni opposte della vita, chi come quei due all'andata si lascia paralizzare dalle delusioni della vita e va avanti triste e di chi non mette al primo posto sé stesso e i suoi problemi, ma Gesù che cammina con noi. Ecco perché la preghiera è fondamentale sempre, soprattutto in questi momenti drammatici, per tutte le persone che soffrono la tristezza, perché sono sole o perché non sanno quale futuro le aspetta a causa delle conseguenze della pandemia, Gesù cammina sempre con noi.
Il Vangelo di oggi (Lc 24, 13-35) narra l'incontro, di Gesù risorto con i discepoli di Emmaus, e di come questi abbiano riconosciuto il Signore nello spezzare il pane, lo Spirito di Dio scende ed apre i loro occhi. Noi non vediamo Gesù nel suo Corpo, ma possiamo credere.
Il cristianesimo è un incontro con Gesù, il cristiano è uno che si lascia incontrare dal Signore. Noi siamo nati con un seme di inquietudine: il nostro cuore ha sete dell'incontro con Dio, lo cerca. Dio ha sete di incontrarci, a tal punto che ha inviato Gesù per incontrarci, per corrispondere a questa inquietudine. Gesù rispetta il nostro cammino, segue i nostri tempi, è il Signore della pazienza, cammina accanto a noi, ascolta le nostre inquietudini, le conosce. Non accelera il passo, lo condivide. Gesù ascolta, poi risponde. Noi incontriamo Gesù lungo tutto il nostro cammino anche nei momenti bui: ci accompagna perché ha voglia di incontrarci. Per questo diciamo che il nocciolo del cristianesimo è l'incontro con Gesù. La vita della grazia inizia quando incontriamo Gesù. Il Signore - è la preghiera conclusiva del Papa - ci dia la grazia di incontrarlo e sapere che cammina con noi in tutti i momenti: è il nostro compagno di pellegrinaggio.



Fonte: Don Luca Meacci Assistente Ecclesiastico Csi Toscana