Verso il nuovo anno senza dimenticare il presente- IL PUNTO di Vittorio Bosio Presidente CSI nazionale

18-12-2025 18:57 -

IL PUNTO DEL PRESIDENTE CSI NAZIONALE VITTORIO BOSIO

Mentre mi appresto a fare gli auguri di buon Natale e buon anno nuovo a tutto il mondo CSI, alle ragazze e ai ragazzi che fanno attività con noi, alle loro famiglie, ai dirigenti di ogni settore e di ogni livello, impegnati in tutta Italia a proporre attività sportiva educativa e formativa, agli arbitri e ai giudici di gara, il pensiero va a tutti coloro che sono nella sofferenza.


Voglio sperare che nessuno di coloro che si trovano in difficoltà abbia, in aggiunta, la sofferenza di sentirsi solo, ma che la nostra società, nella quale il CSI è soggetto propositivo importante, sappia portare il calore della solidarietà e della vicinanza, laddove più ce n’è bisogno. E penso a chi, anche vicino a noi, sta ancora soffrendo per guerre e ingiustizie. Mi chiedo, e mi auguro con tutto il cuore, se questo sarà l’ultimo Natale, l’ultimo nuovo anno, segnato dalla tragedia della guerra per così tante povere persone, colpevoli di nulla se non di essere finite stritolate nella stretta mortale di violenze che hanno ragioni nell’odio, nella prepotenza, nella volontà di potenza e di sopraffazione.
So benissimo di essere troppo ottimista, di sperare in quello che il mondo non sa più fare (o forse non ha mai saputo fare): trovare il punto di incontro tra le diverse esigenze delle nazioni, dei popoli, tra le diverse istanze sociali ed economiche, senza dover ricorrere alle armi, in modo giusto ed equilibrato.
Sarebbe utopia, se non fosse in realtà l’unica strada possibile per salvarci in questo mondo così bello e così orribile.
Non posso che unirmi, in questo, all’appello, ripetuto nonostante tutto, nonostante la disperazione e l’arroganza dei potenti, da Papa Leone XIV, a «disarmare le parole da odio e pregiudizi per costruire una pace basata sulla giustizia, il perdono e il dialogo, contrapponendo l’ideale di una pace “disarmata e disarmante” alla logica della guerra e della deterrenza». Per questo il Papa e tutta la Chiesa ci chiedono di pregare e di vigilare affinché la nostra azione sia per una pace vera tra le persone e tra le nazioni.
Ognuno può fare poco, da solo, ma tutti insieme possiamo fare molto. L’augurio più vero, per questo Santo Natale ormai prossimo e per il nuovo anno, è semplicemente questo, al quale aggiungo un pensiero di gratitudine per tutti coloro che anche quest’anno hanno dato tanto tempo e sicuramente il meglio di sé per il bene dell’Associazione. Buon Natale a tutti.