CSI in tour a Prato: 'Giochi che abbattono le frontiere'

01-06-2025 16:14 -

CSI in tour , a ciascuno il suo sport -Memorial Paola Garvin il 31 maggio ha fatto tappa nella città di Prato con l’itinerante
‘Villaggio dello Sport come ambasciatore di Pace’


Nella città più multietnica d’Italia si è vissuto una intera mattinata di sport aperta a tutti con i ‘Giochi che abbattono le frontiere’, una iniziativa inserita all’interno del programma pratese dedicato al Giubileo, lanciata dalla Diocesi di Prato, dal Comune di Prato con il supporto del CSI Prato e il Cgfs-Centro giovanile di formazione sportiva, per coinvolgere le comunità straniere presenti sul territorio e chiedere loro di insegnare il proprio sport nazionale a chi non lo conosce.
Piazza Santa Maria delle Carceri e il Castello dell’Imperatore si sono trasformate in aree gioco dove è stato possibile sperimentare discipline note come basket, volley e tennis tavolo, ma anche attività sportive meno conosciute come il cricket una attività che a Prato è molto diffusa tra i pakistani e i bengalesi e non solo, tra l’altro una delle squadre presenti a Prato gioca nel campionato nazionale italiano ed è molto seguita e spopola in Pakistan – e il badminton (detto anche volano, praticato anche in Cina addirittura nel primo secolo a.C.). Non sono mancate le arti marziali, insegnate da maestri orientali, e punti divertimento per grandi e piccini con il calcio balilla umano e i gonfiabili. La comunità cinese ha proposto il Go, uno dei giochi da tavolo più antichi del mondo, nato in Cina 2500 anni fa. Oggi è diffuso in tutto il mondo ed esistono anche piattaforme online dedicate.

Una mattinata di amicizia e reciproca conoscenza attraverso lo sport come ambasciatore di pace che ha caratterizzato la tappa pratese del CSI in tour, a ciascuno il suo sport Memorial Paola Garvinr2025 a cui l’emittente televisiva TvPrato ha dedicato un ampio servizio sui canali d’informazione e trasmessi sul telegiornale.
All’organizzazione hanno preso parte la Curia diocesana di Prato e la Pastorale migrantes diretta da don Gabriele Bejenaru, l’assessorato alle politiche per l’integrazione e l’inclusione del Comune di Prato, guidato dall’assessora Maria Logli.

L’idea di questo appuntamento viene dal Vescovo Giovanni Nerbini, che da tempo aveva invitato la città a organizzare una edizione pratese dei celebri «Giochi senza frontiere», che nacquero proprio per sviluppare l’amicizia tra i popoli e favorire una vera unificazione europea. «A quel tempo – spiega monsignor Nerbini – ci sentivamo parte di un cammino comune, di una realtà grande, quella dell’Europa, anche grazie a Giochi senza frontiere; oggi il mio desiderio è che questa iniziativa pratese possa contribuire concretamente ad abbattere i muri e le barriere, che possa incrementare la frequentazione tra comunità etniche diverse. Impegniamoci tutti insieme per portare un contributo alla città intera e alla sua salute sociale. Questo mi riempirebbe di gioia».

«Un evento per rispondere al bisogno di occasioni di socializzazione paritaria e gratuita tra ragazzi e ragazze anche attraverso discipline sportive meno tradizionali ma presenti sul nostro territorio grazie al bagaglio culturale delle diverse etnie presenti in città – afferma Maria Logli, assessora alla città contemporanea –. È il primo di una serie di appuntamenti che si volgeranno nel periodo estivo con l’obiettivo di creare più occasioni possibili, gratuite e accessibili, per giocare e conoscersi. Un grazie da parte nostra alla Diocesi, alle realtà sportive che ci hanno aiutato a costruire questa giornata e alle associazioni di migranti e comunità del nostro territorio senza le quali non sarebbe stato possibile dar vita a un momento di condivisone del genere nella stessa piazza».