Nasce il Torneo "Coppa della Pace": presentazione in conferenza stampa a Siena
23-10-2025 20:08 - TORNEO "COPPA DELLA PACE"
Salute, sport e spiritualità nella nuova sfida per i giovani:
Nasce un Torneo di Calcio a 5 e Pallavolo che in campo coinvolgerà otto diocesi della Regione Toscana. Il progetto è supportato dai volti più noti dello sport italiano, tra cui Luciano Spalletti ex CT della Nazionale italiana di Calcio.
Nasce un Torneo di Calcio a 5 e Pallavolo che in campo coinvolgerà otto diocesi della Regione Toscana. Il progetto è supportato dai volti più noti dello sport italiano, tra cui Luciano Spalletti ex CT della Nazionale italiana di Calcio.
Unire sport, fede e costruzione della pace. È questo l’obiettivo del Torneo “Coppa della Pace”, presentato la mattina di martedì 21 ottobre 2025 a Siena presso Confindustria Toscana Sud e promosso dall’Associazione Le Scintille di Maria – ODV in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano della Toscana. Un nuovo progetto che unisce le energie del territorio, offrendo ai giovani un orizzonte di fiducia e la consapevolezza che la pace si costruisce, un gesto alla volta.
Il Torneo della Pace si distingue per la sua forte valenza educativa e simbolica: in un tempo segnato da conflitti e divisioni, lo sport torna a essere strumento di pace, occasione di incontro e di comunione. «La pace non è soltanto una parola di quattro lettere ma un modo di vivere – ha spiegato Martina Piccini, presidente de Le Scintile di Maria e ideatrice del progetto –. "Questa iniziativa parte dal cuore e ha l’obiettivo di dare voce ai giovani, che sono il nostro futuro, e di trasmettere l’importanza dei valori della vita, primo fra tutti la pace. E proprio alla Regina della pace, Maria Santissima, è dedicato questo torneo». Presente anche Elisa Piccini in rappresentanza del main sponsor, Tenute Piccini 1882.
Il torneo, presentato dal giornalista Andrea Giambruno, coinvolgerà giovani tra i 12 e i 15 anni di otto diocesi toscane. Calcio a 5 e Pallavolo saranno i linguaggi scelti per accompagnare i ragazzi e le ragazze in un viaggio che attraverserà la Toscana e culminerà in Bosnia-Erzegovina, a Medjugorje.
A testimoniare il profondo legame tra lo sport e la fede, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e presidente della CET, Conferenza Episcopale Italiana, che ha sottolineato come «lo sport, se educa, realizza la persona umana ai suoi massimi livelli. Noi adulti abbiamo la responsabilità di far crescere i giovani con la consapevolezza che il mondo può cambiare. Ciò non significa ottimismo vago e generico ma fiducia che, per i credenti, è fondata su Gesù Cristo, mentre per chi non crede si fonda sui valori umani». Inoltre ha aggiunto che «non sappiamo più cosa inventarci per gridare la pace, le tregue non sono la pace. Ogni esperienza può diventare un’occasione per gridare al mondo che la pace è necessaria, soprattutto in questo momento storico».
Alle fasi locali e interdiocesane del torneo seguirà la finale regionale a Coverciano il 10 giugno 2026 e quella internazionale a Spalato. I giovani atleti si trasferiranno nella città mariana, in occasione dell’inizio del Festival dei Giovani, per vivere un’esperienza all’insegna della spiritualità.
«L’idea del Torneo della Pace nasce su spinta di Martina Piccina e delle Scintille di Maria ma il legame tra il CSI e il mondo cattolico è sempre stato molto forte – ha spiegato Carlo Faraci, Presidente regionale del CSI Toscana –. Riconosciamo il ruolo sociale ed educativo delle parrocchie, dove vorremmo tornare in modo più efficace».
Don Leonardo Biancalani, guida spirituale del CSI Toscana, ha posto l’accento sulla dimensione del torneo, che «vuole avere una forza popolare ma anche regalare un sogno ai ragazzi e alle ragazze che parteciperanno, portandoli a disputare le finali nazionali e internazionali in contesti dalla grande valenza sportiva e simbolica». A rendere il torneo ancora più speciale sarà la coppa realizzata da Carlo Pizzichini, artista senese di fama internazionale, autore del drappellone del Palio di luglio 1991.
Durante la presentazione dell’evento, è toccato quindi al testimonial d'eccezione, l'ex CT azzurro Luciano Spalletti, sottolineare l’importanza dei valori dello sport, soprattutto in questo periodo, anche alla luce dei tragici episodi che hanno coinvolto le tifoserie di Rieti e Pistoia. «Devo fare i complimenti a Mario e Martina Piccini – ha dichiarato – per aver creato questa opportunità per i ragazzi di conoscersi, di giocare a pallone e di partecipare a un torneo che porta un titolo nobilissimo. Anzi, spero che possa essere allargato anche ad alcune tifoserie; visto quello che è successo nelle ultime giornate, se qualche squadra di qualche curva decidesse di partecipare sarebbe davvero speciale».
Mister Spalletti ha poi ribadito come lo sport resti uno strumento fondamentale di crescita e di unione: «Diventa fondamentale, perché lo sport è portatore di bellissime cose. Non importa qual è il livello tecnico o la categoria: ciò che conta è partecipare, stare dentro lo scorrimento degli eventi che determinano una partita di calcio e, più in generale, il fare sport. Sono percorsi che ti lasciano dentro qualcosa che poi ti farà bene per il futuro, per la tua crescita». Ricordando anche la sua esperienza personale: «io ho sempre giocato fra i dilettanti, e a me è successo così. L’emozione di fare un gol in qualsiasi categoria è la stessa che si prova a segnarlo in Champions League. Chi fa gol e chi ha a cuore le sorti della propria squadra vive le stesse emozioni e la stessa felicità».







