Formazione CSI: in Toscana 50 responsabili Safeguarding Officer formati
14-07-2025 09:26 - Formazione
Safeguarding Officer il Corso di Formazione Nazionale del Centro Sportivo Italiano a Pisa, due giorni formativi per diventare una persona qualificata e attiva nel safeguarding con l'impegno di custodire spazi sicuri nello sport, per la tutela e benessere degli atleti durante le attività che svolgono negli ambienti educativi-sportivi .
Garantire ambienti sportivi sicuri, inclusivi e rispettosi per tutti, in particolare per i più giovani, è una responsabilità e un impegno che richiede un lavoro coordinato tra istituzioni, federazioni, professionisti e territorio, tramite il responsabile Safeguarding all'interno del contesto sportivo.
Questa figura deve essere adeguatamente formata, indipendente e imparziale per garantire la trasparenza e l'efficacia delle azioni intraprese, con l'obiettivo di tutelare e creare un ambiente sicuro e protetto per tutti.
La Riforma dello Sport ha introdotto l'obbligo per le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche di adottare misure di safeguarding, in particolare nei confronti dei minori. Per il CSI, il safeguarding non è semplicemente un obbligo, ma una scelta culturale e valoriale che rafforza l'identità del movimento sportivo. La tutela dei minori, il contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni razziali sono da sempre parte integrante della missione del Centro Sportivo Italiano e delle sue società sportive.
La tematica è stata affrontata in due giorni di formazione nazionale del Centro Sportivo Italiano, promosso dal Comitato CSI di Pisa per i responsabili Safeguarding delle società sportive affiliate al CSI Toscana. Il corso, tenutosi all'Hotel Repubblica Marinara, faceva parte del Progetto Sport Light, finanziato dal Dipartimento per lo Sport del Consiglio dei Ministri. L'obiettivo della formazione era prevenire e gestire situazioni di abuso, violenza e discriminazione all'interno delle società del CSI.Gli esperti che hanno condotto il corso includevano avvocati, psicologi, sociologi e dottori in Scienze Motorie, e circa cinquanta corsisti associativi sono stati formati.